ROMANO BOCCADORO
INFERI&GO
Una barca del Po con una scritta luminosa a lettere cubitali: INFERI&GO. Un omaggio ai tanti migranti che passando nell’inferno del Mediterraneo spesso perdono la vita. Un omaggio ai bambini, e a quell’incosciente pianificato coraggio delle madri, che pur di salvarli dalla fame e dalle guerre e di non vederli morire tra le loro braccia, consegnano il loro cuore a bricioli di speranza sapendo che su quelle carrette del mare potrebbero annegare.
È questo il mondo che ci siamo costruiti in poco più di settant’anni dopo la seconda guerra mondiale. In Africa così come in altre regioni del mondo regimi totalitari e corrotti, stanno creando piccoli grandi inferni che rischiano di contagiare le democrazie dell’Occidente. Non sono bastate due guerre mondiali. Il buio scende impietoso e ci prepara ad altre guerre. La notte si compie socialmente quando i regimi e i poteri del mondo non sono in grado di garantire la dignità dell’uomo, quando i nazionalismi ci costringono a ragionare per religioni, per razze e poi per stirpi e per etnie, fino ai gruppi sociali di quartiere come è capitato nell’ex Jugoslavia. La notte si accende tetragona e impassibile allorquando vengano schiacciate le libertà, affamati i bambini, e data priorità al tuono degli spari.
Inferi&go è una metafora del nostro tempo: da un inferno ad un altro e via.
L’inferno, vicino a quei paradisi euclidei come li chiamo io, di Shuster & Mosely sono un azzardo e un affronto forse, ma la vita e il nostro tempo sono fatti così: inferno e paradiso contemporaneamente.
LUOGHI DELLA MOSTRA
COMPLESSO MUSEALE DI PALAZZO DUCALE
Castello di san Giorgio
Listone dei Marmi
Salone del Tasso
Loggiato di Eleonora
Prato e Loggiato della Cavallerizza
Portici della Rustica

