MARCO LA ROSA
ON THE BORDER

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Sempre schivo ed essenziale, Marco con la sua opera On the border richiama la nostra attenzione ad una immagine conosciuta, costante e delicata ma che quasi ogni giorno si ripete nella nostra vita. È l’immagine di un finestra con gli scuri accostati che fa entrare un filo di luce che rischiara appena la stanza.
Quest’immagine ci fa rituffare nella penombra, dove le narrazioni esplodono insieme ai sogni, alle riflessioni sulle nostre esistenze, al nostro ripensare ad occhi chiusi a soluzioni per il giorno dopo. Attimi sempre più rari, momenti sempre più essenziali per vite vissute costantemente border line. Gli interni cinematografici sono pieni d’immagini di stanze con un divano, un tavolino, due poltrone, una libreria, un lei o una lei distesi sul divano con un bicchiere in mano e gli occhi rivolti al soffitto. La macchina cinematografica punta alla figura e agli oggetti e poi in maniera insistita alla finestra appena scostata che fa da tramite tra interno (la quiete) ed esterno (la turbolenza). La trama in quegli attimi è sospesa, la quiete dà la possibilità di esaminare il tutto lasciando al dopo l’azione. La luce tenue di quell’immagine, ci ha sempre ha aiutato, e ci aiuterà ancora nelle nostre decisioni.

LUOGHI DELLA MOSTRA
COMPLESSO MUSEALE DI PALAZZO DUCALE
Castello di san Giorgio
Listone dei Marmi
Salone del Tasso
Loggiato di Eleonora
Prato e Loggiato della Cavallerizza
Portici della Rustica