FEDERICA MARANGONI
LA BIBLIOTECA LUMINOSA DI GIULIO
Accanto allo studiolo di Giulio Romano di Massimo Uberti ho voluto i libri luminosi di Federica Marangoni. Alcuni, realizzati per quest’occasione, sono un omaggio a Giulio Romano e alla Biblioteca immaginaria di Luis Borghes.
Oggetti preziosi e sofisticati per bibliofili puri, attratti più dal dorso e dai caratteri dorati delle copertine che dal contenuto dei libri. Libri luminosi e trasparenti che hanno una loro forza attrattiva indipendentemente dal testo, evidentemente inesistente. Il lavoro di Federica è un richiamo all’immaginazione, al racconto fantastico che dentro quei vetri si conserva intangibile ed eterno. Le opere sono una fusione magica con la sapienza dei vetrai di Murano. Mente e mano, si compenetrano senza sbavature e segni divisivi nell’opera.
FEDERICA MARANGONI
LA MACCHINA DEL TEMPO
Una clessidra che invece di avere la sabbia che scende lentamente dal suo bulbo conico, ha una serie di neon pulsanti. Un battere e un levare che richiama il palpitare della vita e del cuore. Una macchina, la clessidra, che oramai abbiamo dimenticato dopo l’avvento degli orologi, dei cellulari, delle televisioni che scandiscono anche i secondi, ma che basta la sua vista per richiamarci all’ordine e a pensare al tempo in termini filosofici, cosa che sempre meno abbiamo il tempo e la voglia di fare.
LUOGHI DELLA MOSTRA
COMPLESSO MUSEALE DI PALAZZO DUCALE
Castello di san Giorgio
Listone dei Marmi
Salone del Tasso
Loggiato di Eleonora
Prato e Loggiato della Cavallerizza
Portici della Rustica

